La lingua neolatrina

LA LINGUA NEOLATRINA

testo di Maurizio Garuti

con Ivano Marescotti

Lingua Neolatrina è un monologo esilarante cucito su misura per le qualità attoriali di Ivano Marescotti dalla penna di Maurizio Garuti. L’argomento sono le parole virali che pronunciamo compulsivamente a ogni ora del giorno. Da “un attimino” a “piuttosto che”, da “mi fa morire” a “non me ne può fregare di meno”, da “lato B” a “tirarsela”, da “in qualche modo” a “quant’altro”, da “fare sesso” a “fare un passo indietro”, da “mi piace” a “non ci posso credere”, da “strage sfiorata” a “fake news”, ecc. ecc. Insomma, un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari.

 Marescotti affronta ogni parola-virus sorprendendo lo spettatore con un approccio sempre originale. Mette in scena frammenti di parlato, conciona da pseudo linguista, tuona in politichese, evoca l’invettiva da bar, si esibisce nello slang televisivo e giornalistico, chiosa il turpiloquio, ecc.

È come se una folla di personaggi, variamente contaminati dai conformismi dei nostri tempi, scorresse sul palcoscenico, infilando battute a ripetizione in un rosario di gag. Solo che quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi.

Dietro il vuoto delle parole, ognuno può leggere a suo modo il vuoto di un’epoca.

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