CHI SIAMO

alla domanda

“perché in dialetto?”

Raffaello Baldini
risponde

… ci sono cose
che succedono in dialetto

La cifra stilistica delle produzioni di Patàka, società attiva dal 2004, e del suo artista principale di riferimento, Ivano Marescotti, può essere individuata nella ricerca delle contaminazioni tra linguaggi, finalizzata alla riscoperta delle nostre origini e delle nostra storia, non tanto per recuperare tradizioni secolari ma per capire meglio chi siamo oggi e per studiare il perenne sviluppo della nostra identità.

I progetti artistici sono pensati per mantenere viva l’attenzione sulle tradizioni, cercando di portare in evidenza la cultura di un popolo e la sua capacità di dare risposte ai mutamenti.
Prendiamo linfa dalle generazioni precedenti per trasmetterla a quelle che verranno dopo.

In un momento storico caratterizzato da processi di immigrazione, che ci vede in prima linea nell’accogliere persone provenienti da altre latitudini, diventa interessante interrogarsi anche su come i linguaggi si mescolano con la lingua delle “rete”, cha ha ormai invaso la comunicazione quotidiana, mettendo fuori corso i dialetti soprattutto negli scambi tra le giovani generazioni.

Un ruolo importante in questo contesto, lo gioca proprio il “Teatro” come strumento in grado di custodire opere di alto valore artistico, utili a mantenere viva la memoria, la lingua dialettale, le tradizioni e i costumi locali.
Opere che partono dal “basso”, ma che rappresentano un volano importante per la divulgazione di valori universali “alti”.

Alla domanda: “perché in dialetto?” Raffaello Baldini risponde: “… ci sono cose che succedono in dialetto”.